Il Self Check‑in non è vietato. Basta farlo bene. Ecco come farlo a norma senza rinunciare alla comodità.
In questo momento il Self check-in non è vietato dal 109TULPS, purchè sia garantita l’identificazione dei vostri ospiti tramite sistemi sicuri, come spioncini digitali e strumenti come Vikey, Wiisy, Chekin.
La Questione è sempre molto delicata perchè è vero che non ci sono più gli effetti della Circolare Ministeriale ma è anche vero che rimane un limbo normativo molto confusionario. Siamo in attesa di una nuova circolare del Ministero (promessa a tutte le associazioni di Categoria dallo stesso Ministero dell’Interno, che definisca nero su bianco gli strumenti accettati per un’identificazione da remoto in totale sicurezza e al passo con i tempi)
Riassumento: Il self check-in non è vietato, ma deve garantire l’identificazione certa dell’ospite, cosa che non avviene se chiedi i documenti su WhatsApp, SMS, Telegram o via email.
Inviare una foto del documento senza alcun controllo non basta. E può esporre te, host, a rischi legali. Nel paragrafo sopra ti ho citato strumenti e servizi digitali che già esistono e funzionano.
E le keybox? Sono vietate?
No. Non sono vietate da nessuna legge nazionale.
Il caos è nato da un polverone mediatico, ma la realtà è molto più semplice:
Le keybox sono perfettamente legali se installate in area privata (tipo dentro il tuo cancello, nel tuo giardino, accanto alla porta di casa);
Solo alcuni Comuni (attraverso delibere specifiche) possono vietarne l’uso in spazi pubblici o condominiali comuni, per motivi di decoro e sicurezza.
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