Il Self Check‑in non è vietato. Basta farlo bene. Ecco come farlo a norma senza rinunciare alla comodità.
Il 27 Maggio 2025 il TAR del Lazio annulla gli effetti della Circolare del Ministero dell’Interno che limitava l’uso di strumenti di identificazione da remoto. In questo momento il Self check-in non è vietato dal 109TULPS, purchè sia garantita l’identificazione dei vostri ospiti tramite sistemi sicuri, come telecamerine all’ingresso, strumenti come Vikey, Wiisy, Chekin.
La Questione è sempre molto delicata perchè è vero che non ci sono più gli effetti della Circolare Ministeriale ma è anche vero che rimane un limbo normativo molto confusionario. Siamo in attesa di una nuova circolare del Ministero (promessa a tutte le associazioni di Categoria dallo stesso Ministero dell’Interno, che definisca nero su bianco gli strumenti accettati per un’identificazione da remoto in totale sicurezza e al passo con i tempi)
Riassumento: Il self check-in non è vietato, ma deve garantire l’identificazione certa dell’ospite, cosa che non avviene se chiedi i documenti su WhatsApp, SMS, Telegram o via email.
Inviare una foto del documento senza alcun controllo non basta. E può esporre te, host, a rischi legali. Nel paragrafo sopra ti ho citato strumenti e servizi digitali che già esistono e funzionano.
E le keybox? Sono vietate?
No. Non sono vietate da nessuna legge nazionale.
Il caos è nato da un polverone mediatico, ma la realtà è molto più semplice:
Le keybox sono perfettamente legali se installate in area privata (tipo dentro il tuo cancello, nel tuo giardino, accanto alla porta di casa);
Solo alcuni Comuni (attraverso delibere specifiche) possono vietarne l’uso in spazi pubblici o condominiali comuni, per motivi di decoro e sicurezza.
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